Trattamenti farmacologici
Il trattamento dell'alcoldipendenza si basa principalmente sull'approccio psicologico, individuale e di gruppo. Nell'ultimo ventennio tuttavia, sono stati scoperti alcuni farmaci specifici ad azione anticraving che, associati alla terapia di supporto psicologico e sociale, hanno permesso di incrementare la percentuale di successi terapeutici nel raggiungimento e mantenimento dell'astensione da bevande alcoliche e nella prevenzione della ricaduta. Va sottolineato comunque il concetto che la terapia farmacologica va utilizzata come parte integrante di un approccio che comprende il supporto sia psicologico che sociale.
Di seguito vengono riportati i principali farmaci ad azione anticraving attualmente utilizzati nella terapia dell'alcoldipendenza, in particolare nella prevenzione della ricaduta.
Disulfiram
E' un farmaco anticraving, che blocca le reazioni metaboliche del catabolismo dell'alcol impedendo la trasformazione dell'acetaldeide, metabolita intermedio tossico, i cui livelli ematici di conseguenza aumentano; tale aumento comporta, in condizioni di assunzione alcolica, alterazioni vasomotorie (sensazioni di calore intenso al viso, al collo, al tronco con conseguente rush cutaneo di colore violaceo), cardiovascolari (tachicardia, ipotensione, alterazioni ECGrafiche), digestive (nausea, vomito e diarrea) oltre a cefalea, difficoltà respiratorie, senso di malessere generale. Tali manifestazioni compaiono da 5 a 15 minuti dopo l'assunzione di alcol e possono durare da 30 minuti ad alcune ore; tali sintomi sono per lo più transitori, ma nei casi più gravi è opportuno prendere in considerazione l'ospedalizzazione del paziente. Per questo motivo è indispensabile che il soggetto sia pienamente informato sulla natura e pericolosità della reazione alcol-Disulfiram. La terapia con Disulfiram può essere iniziata solo se il soggetto risulta astinente da almeno 12 ore, con dosaggio di 400 mg/die per la prima settimana e successivamente con 200 mg/die per il mantenimento. Tale terapia non deve mai essere autogestita dal paziente e, in alcuni casi, può essere indicato l'impianto sottocute del farmaco. E' preferibile non attuare tale terapia in corso di trattamento con barbiturici, Diazepam, Clordiazepossido, Antipirina (e in generale farmaci che richiedano un metabolismo ossidativo), e quando sia presente demenza, disturbi psichiatrici, neuropatie, o in generale scarsa compliance al farmaco. Controindicazioni assolute sono: l'ipersensibilità o l'allergia al farmaco e la gravidanza; mentre costituiscono controindicazioni relative, la grave cardiopatia, l'epatopatia severa, il diabete e la pneumopatia o nefropatia di gravità rilevante.
Baclofen
Molecoloa agonista dei recettori GABAB. Recentissimi studi hanno evidenziato la sua efficacia nel determinare la riduzione del consumo volontario di etanolo nei ratti alcol-preferiti e nell'indurre il raggiungimento ed il mantenimento dell'astinenza. Tale farmaco sembra in grado di ridurre sia il carving da alcol che il "pensiero ossessivo" del'alcol, fenomeno quasi sempre presente negli alcolisti, specie nella prima fase del trattamento e spesso causa di ricadute. Rispetto al GHB, il beclofen risulta essere maneggevole, essendo privo di rischio di abuso e di effetti collaterali considerevoli.Un recente studio randomizzato, controllato, in doppio-cieco, ha dimostrato l'efficacia e la sicurezza del beclofen nel raggiungimento dell'astinenza da alcol in pazienti alcoldipendenti affetti da cirrosi epatica, anche in stadio avanzato. Il beclofen, per il suo effetto anti-craving, la sua maneggevolezza, potrebbe in futuro rapreentare una importante strategia di trattamento dell'alcoldipendenza nei pazienti con epatopatia cronica in stadio avanzato.
Topiramate
E’ un farmaco antiepilettico, agonista dei recettori GABAA, con azione su un sito non-benzodiazepinico del recettore. Tale farmaco è risultato efficace nel ridurre l’intake di alcol, nel favorire il raggiungimento dell’astinenza e nel ridurre il craving per l’alcol. Per quanto riguarda il craving, il topiramate è risultato efficace nel ridurre varie componenti del craving, in particolare la componente ossessiva, la componente dell’automaticità del bere e la componente legata agli effetti del bere sul comportamento; inoltre, si è dimostrato efficace nel migliorare lo stato di salute e la qualità di vita dei pazienti alcol-dipendenti in trattamento.
Fluoxetina
Altri SSRI e Ondansetron
Buspirone
Va comunque sottolineato che questi trattamenti farmacologici sono diversamente riconosciuti e utilizzati nei diversi Paesi (ad. es. in Italia sono approvati per il trattamento dell'alcoldipendenza solo il Naltrexone e il GHB, mentre in USA il GHB non è ammesso mentre sono approvati Naltrexone e Acamprosato).Gli altri farmaci (Baclofen, Topiramate, fluoxetina, S-adenosil-L-metionina, metadoxina, Clonidina, Isradipina) non sono suffragati da sufficienti studi clinici di controllo.
Inoltre, sebbene sia stato evidenziato che il trattamento farmacologico in associazione al trattamento di supporto psicologico e sociale ha permesso di incrementare la percentuale di successi terapeutici e di ridurre l'incidenza delle patologie alcolcorrelate, allo stato attuale non esistono in Italia protocolli di trattamento codificati, ad es. linee guida e condivisi dai centri di riferimento.
(Istituto di Medicina Interna, Università Cattolica del Sacro Cuore
Segretario Nazionale Società Italiana di Alcologia)