Alcol

I risultati di recenti ricerche nell’ambito delle neuroscienze hanno convalidato gli effetti deleteri dell'alcol sullo sviluppo del cervello dell'adolescente e aggiunto nuove prove a supporto della necessità di prevenire e ridurre l’uso di alcol nei minorenni.

I recettori endocannabinoidi CB1 sono stati individuati all’interno dell’amigdala centrale e svolgerebbero una funzione di contrasto degli effetti dell’alcol.

I ricercatori Kirk Brower e Brian Perron dell’Università del Michigan hanno ipotizzato, da un’analisi della letteratura scientifica, comuni processi neurobiologi e psicosociali nella dipendenza dall’alcol e i circuiti fisiologici del sonno.

L’insorgenza di una rara forma di leucemia, la leucemia mieloide acuta (LAM), potrebbe essere favorita nei bambini dal consumo di alcol durante la gravidanza, un comportamento che mette seriamente a rischio la salute del nascituro, come già più volte ribadito.

Pubblicato il primo studio sul trattamento per ridurre l’uso o il craving per la sostanza utilizzando la Stimolazione Magnetica Transcranica ripetitiva (rTMS) sui soggetti alcolisti.

I risultati di recenti ricerche nell’ambito delle neuroscienze hanno convalidato gli effetti deleteri dell'alcol sullo sviluppo del cervello dell'adolescente e aggiunto nuove prove a supporto della necessità di prevenire e ridurre l’uso di alcol nei minorenni.

L’Eurobarometro, organismo deputato a condurre indagine sull’opinione dei cittadini dell’Unione Europea, ha recentemente pubblicato un nuovo rapporto - EU citizens’ attitudes towards alcohol.

Il controllo da parte dei genitori dell'uso della televisione e il divieto di visione di programmi destinati al solo pubblico adulto, agiscono come fattore protettivo dell'uso precoce di alcol tra gli adolescenti.

Un team di ricercatori italiani ha scoperto il legame tra uso di alcol, invecchiamento cellulare precoce e insorgenza di cancro.

Esiste una relazione tra il livello di consumo di alcol nei giovani e i comportamenti d’abuso di alcuni campioni dello sport, riproposti talvolta dai mezzi di comunicazione? Una ricerca congiunta angloaustraliana ha cercato di risolvere tale aspetto, studiando le conseguenze sociali che tali atteggiamenti possono provocare.