Alcol

Quando la pubblicità di bevande alcoliche in televisione è vista ed apprezzata dai giovani, si attiverebbero fenomeni di assunzione pericolosi incluso il binge drinking, secondo uno studio condotto da ricercatori del Norris Cotton Cancer Center e l'Ospedale pediatrico Dartmouth- Hitchcock negli Stati Uniti.

Il disturbo da gioco in Internet (DGI) e la dipendenza da alcol (DA) sono disturbi riportati condividere alcune caratteristiche cliniche, tra cui il desiderio impellente di compiere l’azione del giocare o del bere, nonostante le conseguenze negative per l’individuo.

Nei soggetti dipendenti da sostanze psicoattive, la comparsa di disturbi della sfera sessuale è piuttosto comune e può avere rilevanza clinica in quanto può portare a non aderenza ai trattamenti e a problematiche di coppia che riducono ulteriormente il recupero di questa tipologia di pazienti.

Il consumo mondiale di energy drink - bevande energetiche analcoliche che contengono caffeina, vitamine, e a seconda del prodotto, anche taurina, ginseng, guaranà - risulta in aumento in questi ultimi anni.

Pubblicati i dati sulla pirateria stradale nel primo semestre 2014 in Italia: rispetto allo stesso semestre del 2013, è stato registrato lo stesso numero di episodi, con diminuzione dei feriti ma con un aumento di oltre un terzo dei decessi.

Pubblicati sulla prestigiosa rivista PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences, USA), i risultati di una ricerca tutta italiana, che ha individuato alcune modalità del collegamento tra il neurotrasmettitore dopamina e le spine dendritiche dei neuroni, in un’area fondamentale per l’integrazione delle emozioni.

Una recente ricerca a firma di Rebecca McKetin della Australian National University e in pubblicazione online sulla rivista Alcoholism: Clinical & Experimental Research, fornisce risultati che indicano come la combinazione di bevande energetiche con alcol aumentino il desiderio di continuare a bere, rispetto all’assunzione di solo alcol, portando ad un possibile aumento di fenomeni di binge drinking.

Il consumo eccessivo di bevande alcoliche rappresenterebbe negli USA la causa di morte per un adulto su dieci (età compresa tra i 20 e i 64 anni).

Uno studio condotto dall'Università di Granada, recentemente pubblicato su Journal of Ophthalmology, ha provato che il consumo di alcol altera notevolmente la visione notturna.

Una nuova ricerca, pubblicata sulla rivista PLoS One, ha individuato per la prima volta il danno strutturale a livello molecolare, nel cervello di chi abusa di alcol.